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Tutte le caratteristiche delle piastre elettriche per panini e snack
Negli esercizi che vendono snack, toast e panini una piastra elettrica permette di scaldare rapidamente i prodotti in vendita e preparare diversi tipi di pietanze con un caratteristico effetto grill. Ideate principalmente per i panini, ne esistono ormai vari tipi, ognuno dei quali è pensato per un uso diverso.
Come scegliere una piastra per panini professionale
Prima di acquistare una piastra per panini è importante assicurarsi che le sue caratteristiche corrispondano alle esigenze dell’esercizio. I principali criteri per la scelta di una piastra elettrica sono:
- la temperatura massima
- le dimensioni
- il materiale
- la comodità d’uso
- gli eventuali accessori
Le piastre elettriche professionali in genere raggiungono temperature fino a 300 °C, che permettono una rapida preparazione degli alimenti. A seconda dell’utilizzo che ne verrà fatto esistono modelli di diverse dimensioni, dalle più piccole tostiere alle piastre a due coperchi che possono scaldare più prodotti contemporaneamente.
I modelli fry top in acciaio non hanno coperchio e in genere non vengono usati per scaldare panini, ma per cucinare carni, pesce o verdure. Sono veloci da pulire e possono trarre vantaggio dalla presenza di una vasca per la raccolta di grassi e liquidi. Questa si trova anche in alcuni apparecchi con coperchio, che in alternativa possono includere contenitori per le briciole.
Nelle piastre grill che ne hanno uno, il coperchio può essere autobilanciante e regolabile, per renderle più versatili. Oltre al termostato, che serve a impostare la temperatura, sono disponibili anche apparecchi con timer elettronico o meccanico.
Per quanto riguarda le piastre, queste vengono prodotte in forma liscia o rigata e in alcuni modelli sono smontabili per una pulizia più comoda. Le superfici lisce sono più facili da pulire e sono necessarie per certi tipi di alimenti, come le omelette, mentre quelle rigate producono un effetto grill e imprimono il caratteristico disegno a righe sugli alimenti.
Meglio una piastra in ghisa o vetroceramica?
Per la scelta dei materiali esistono due opzioni principali: la ghisa e la vetroceramica. Più rare sono le piastre in acciaio.
In genere si tende a preferire la ghisa, in quanto raggiunge temperature più alte, stabili e uniformi. La vetroceramica non è un conduttore, motivo per cui presenta sbalzi termici e una distribuzione disomogenea del calore, che sarà maggiore in prossimità delle resistenze.
Se la ghisa è il materiale ideale perché permette una migliore trasmissione del calore, le opzioni in vetroceramica hanno il vantaggio di scaldarsi più velocemente ed essere incredibilmente facili da pulire.
La scelta dipenderà dalle priorità dell’esercizio. In genere per un uso intensivo è consigliata la piastra in ghisa, mentre per gli utenti più sporadici può essere preferibile quella in vetroceramica.
Le piastre elettriche professionali SIRMAN
Il catalogo SIRMAN contiene un’ampia scelta di piastre elettriche professionali, disponibili sia con superfici in vetroceramica che in ghisa vetroceramicata. Per i modelli in ghisa è possibile scegliere fra la versione rigata e quella liscia, con l’opzione di abbinare due superfici diverse all’interno dello stesso apparecchio. Ad esempio si può ordinare una piastra con la base liscia e il coperchio rigato, o viceversa.
Inoltre alcuni modelli possono essere acquistati con piastre in acciaio inox. Si tratta di una scelta particolarmente adatta a chi intende usarle come fry top per la preparazione di alimenti a base di carne o pesce.
L’offerta SIRMAN include una vasta scelta di misure e offre opzioni con o senza coperchio. Per le moli di lavoro maggiori sono disponibili apparecchi con piastre grandi, come il CORT, o con doppio coperchio, come il PD PS.
In tutte le versioni che ne sono provviste, il coperchio presenta una durezza regolabile ed è autobilanciante, ovvero si adatta automaticamente all’altezza dell’alimento inserito. Inoltre i modelli CORT PS e PD PS permettono di rimuovere le piastre per pulirle più facilmente.
Uno dei prodotti più innovativi è la piastra DIGIGRILL, che dispone di un timer elettronico e termostato digitale per un controllo ottimale della temperatura. Grazie al timer l’operatore può impostare quattro tempi di cottura predefiniti e semplificare ulteriormente la preparazione.
Le resistenze made in Italy e l’alta qualità dei materiali e delle componenti garantiscono un’ottima affidabilità e una lunga durata per tutti i modelli.
Cosa significa ghisa vetroceramicata
Tutte le piastre in ghisa prodotte da SIRMAN vengono sottoposte a un trattamento di vetroceramicatura, che serve a renderle più resistenti e facili da pulire. La ghisa è un materiale ideale per le piastre, in quanto si scalda in maniera uniforme e ha un’ottima conducibilità del calore, ma è anche porosa ed esposta alla ruggine.
A differenza della teflonatura, che è un trattamento superficiale, quello a base di vetroceramica è molto più profondo e duraturo. Si tratta di una smaltatura ad alta temperatura che permea all’interno della ghisa e ne modifica le caratteristiche, rendendola più liscia e durevole. Ha il doppio vantaggio di ridurre drasticamente sia il rischio di ruggine che le incrostazioni difficili da rimuovere.
Come pulire la piastra per panini
Nei modelli CORT PS e PD PS di SIRMAN le piastre sono smontabili per facilitare la manutenzione e possono essere pulite nel lavello.
In tutti gli altri casi è sufficiente usare un panno morbido umido sulla piastra spenta e scollegata, per rimuovere i residui di cottura e il grasso. Qualora si fossero formate delle incrostazioni la soluzione migliore è lasciar cadere qualche goccia d’acqua sulla piastra calda per farle sciogliere, prima di procedere alla pulizia con i metodi già descritti.